Non mancano le cerimomie, i discorsi, i film e le riflessioni sulla shoa, su ciò che hanno subito milioni di persone innocenti, su ciò che è stato.
Ecco, non è ciò che è stato il punto su cui vogliamo soffermarci ma ciò che rappresenta ancora oggi.
Citando Quasimodo e la poesia Uomo del mio tempo:
Sei ancora quello della pietra e della fionda,
uomo del mio tempo. Eri nella carlinga,
con le ali maligne, le meridiane di morte,
t’ho visto – dentro il carro di fuoco, alle forche,
uomo del mio tempo. Eri nella carlinga,
con le ali maligne, le meridiane di morte,
t’ho visto – dentro il carro di fuoco, alle forche,
alle ruote di tortura. T’ho visto: eri tu,
con la tua scienza esatta persuasa allo sterminio, senza amore, senza Cristo. Hai ucciso ancora, come sempre, come uccisero i padri, come uccisero
gli animali che ti videro per la prima volta.
E questo sangue odora come nel giorno
Quando il fratello disse all’altro fratello:
«Andiamo ai campi». E quell’eco fredda, tenace,
è giunta fino a te, dentro la tua giornata.
Dimenticate, o figli, le nuvole di sangue
Salite dalla terra, dimenticate i padri:
le loro tombe affondano nella cenere,
gli uccelli neri, il vento, coprono il loro cuore.
con la tua scienza esatta persuasa allo sterminio, senza amore, senza Cristo. Hai ucciso ancora, come sempre, come uccisero i padri, come uccisero
gli animali che ti videro per la prima volta.
E questo sangue odora come nel giorno
Quando il fratello disse all’altro fratello:
«Andiamo ai campi». E quell’eco fredda, tenace,
è giunta fino a te, dentro la tua giornata.
Dimenticate, o figli, le nuvole di sangue
Salite dalla terra, dimenticate i padri:
le loro tombe affondano nella cenere,
gli uccelli neri, il vento, coprono il loro cuore.
vorremmo che si capisse il grande significato di tale giorno attraverso le Persone e il ruolo significativo che alcune di esse hanno avuto più di altre, ma più di tutto vorremmo far capire all'uomo che basta un attimo per tornare ad essere quello della pietra e della fionda, che se qualcosa ci insegnano la storia e l'uso della memoria è di non ripetere gli stessi errori e di apprendere dai giusti.
È proprio un uomo giusto che abbiamo voluto celebrare perché rimanga di lui un segno perenne lungo il cammino degli uomini del nostro tempo.
Quest'esperienza è stata bellissima perché ci ha fatto capire che non dobbiamo essere gli uni contro gli atri ma dobbiamo andare tutti d' accordo e non creare muri ma ponti.
RispondiEliminaValentina S. 3G
Dal momento in cui qualcuno vedrà la pietra per terra si ricorderà che in quella casa c' è stato un italiano che fu ucciso ingiustamente.
RispondiEliminaDanylo K. 2G
Mi fa paura pensare fin dove può arrivare la cattiveria umana.
RispondiEliminaBenedetta T. 3G
Che belle riflessioni, cari ragazzi siete il nostro futuro ! Continuate così.
RispondiEliminaManuela Raschellà
Cari studenti di Agnana, siete top top! E vi abbiamo pubblicato sul blig della scuola...il PEDULLÀ DIGITAL SCHOOL. Siamo orgogliosi di voi.
RispondiEliminaSiamo tutti una bella scuola�� 3C
Peace and love always
RispondiEliminaÈ stata una bella mattinata anche se un po' fredda ��. Mi sono un po' rattristata,pensando a quanto ha sofferto Paolo Frascà durante la sua prigionia,a quanto può aver pensato alla sua famiglia,sua moglie,suo figlio... Magari ha desiderato abbracciarli per l'ultima volta ma non gli è stato possibile. Non dobbiamo dimenticare mai e fare del nostro meglio perchè queste cose non succedano mai più!!!
RispondiEliminaIlaria C. 2G